Acquacotta
- Vegetariano
- Energia Kcal 679
- Carboidrati g 49.7
- di cui zuccheri g 17.4
- Proteine g 19.1
- Grassi g 44.8
- di cui saturi g 9.16
- Fibre g 6
- Colesterolo mg 217
- Sodio mg 1394
- Difficoltà: Media
- Preparazione: 15 min
- Cottura: 60 min
- Dosi per: 4 persone
- Costo: Molto basso
- Nota più il tempo di preparazione del brodo vegetale
PRESENTAZIONE
Un piatto non è solo un elenco di ingredienti, modo di prepararli e tempi di cottura. A volte un piatto è un racconto, una storia, una memoria. E diviene una ricetta che ristora, che scalda cuori e rifocilla animi. Come nel caso dell'acquacotta, l'antica minestra della tradizione toscana che parla di contadini, carbonai, pastori e spaccalegna della Maremma in un tempo in cui la fame faceva aguzzare l’ingegno e le minestre erano l’unico pasto che ci si poteva permettere dopo le fatiche del lavoro. Un piatto di fortuna che si arricchiva con quello di cui si disponeva e che la stagione offriva: pomodori, sedano, cipolle, erbette selvatiche, formaggio locale per insaporire e poi un bell’uovo per dare sostanza, da tuffare nella zuppa appena pronta così da permettergli di cuocere nel brodo caldo... una minestra povera ma allo stesso tempo ricca di nutrienti, come la zuppa del contadino o la zuppa alla pavese, tipica di un'altra regione del nostro bellissimo Paese. Qualche fetta di pane raffermo tostato completa il piatto rendendolo ancora più ricco. L’acquacotta, cucinata per Giallozafferano da Valeria Piccini, è una pietanza semplicemente buona, genuina e gustosa che mantiene vivi i sapori di una volta rustici e sinceri.
Acquacotta (Vegetable egg soup)
INGREDIENTI
- Cipolle dorate 700 g
- Sedano 200 g
- Pomodori pelati 800 g
- Olio extravergine d'oliva 120 g
- Acqua 200 g
- Brodo vegetale 500 g
- Sale fino q.b.
- Basilico q.b.
- Uova 4
- per impiattare
- Pane toscano raffermo 4 fette
- Pecorino 50 g
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Basilico q.b.
Come preparare l'Acquacotta
Per preparare l'acqua cotta come prima cosa preparate il brodo vegetale e tenetelo in caldo. Iniziate a sbucciare le cipolle 1, poi tagliatele a metà 2 ed affettatele sottilmente 3.
Trasferitele in una ciotola e passate al sedano. Come prima cosa lavatelo bene, poi tagliate a fettine abbastanza sottili sia le costole 4, che le foglie 5. Versate l'olio in un tegame 6,
accendete il fuoco e aggiungete le cipolle e il sedano 7. Unite l'acqua 8 e aggiungete il sale 9.
Mescolate con un mestolo di legno 10 e lasciate cuocere fino a che l'acqua non sarà completamente evaporata. Dopo potete aggiungere i pomodori pelati 11 e, utilizzando il mestolo, schiacciarli delicatamente per romperli 12.
Mescolate il tutto 13, aggiungete il brodo vegetale caldo 14, mescolate ancora e portate a cottura per circa 40 minuti, eventualmente coprendo con un coperchio 15 e mescolando di tanto in tanto.
Quando l'olio sarà affiorato in superficie aggiungete delle foglioline di basilico e aggiungete le uova rompendole direttamente in padella 16. Disponetele distanziandole tra di loro. Aggiustate di sale 17 e coprite con un coperchio 18.
Lasciate velare le uova, ci vorranno circa 4-5 minuti 19. Nel frattempo rompete una fetta sottile di pane toscano raffermo, in ciascuna cocotte. Potrete spezzarlo con le mani e disporlo in modo da foderare il fondo 20. Aggiungete sopra il pecorino grattugiato 21
e con un mestolo unite anche la zuppa, facendo in modo di prendere anche un uovo per ciascuna cocotte 22. Guarnite con un filo d'olio a crudo, una fogliolina di basilico 23 e servite la vostra zuppa 24.
Conservazione
Consiglio
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papolacchiosabato 06 gennaio 2024ciao, non ho il basilico. con cosa posso sostituirloRedazione Giallozafferanolunedì 08 gennaio 2024@papolacchio: ciao! puoi usare un'erba aromatica a tua scelta, come l'origano ad esempio!
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Simona Ciamlunedì 01 maggio 2023Qui dalle nostre parti (Tolfa RM) è un antico piatto dei contadini. Portavano con loro il "battuto" di lardo e maggiorana e quando dovevano pranzare la preparavano era quasi come un rituale. Una volta messo a sciogliere il lardo si aggiungevano le verdure per lo più campagnole come la cicoria, poi patate o altro di stagione, infine salsicce. È un piatto nutriente e rimane nella nostra tradizione, io la mangio una volta a settimana secondo la stagionalità delle verdure. (il basilico non viene usato da noi)