Bocconotti

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PRESENTAZIONE

Secondo la leggenda sono nati in Abruzzo nel XVIII secolo e da lì si sono diffusi in molte altre regioni meridionali, dal Molise alla Puglia fino ad arrivare alla Basilicata e alla Calabria… ecco perché esistono così tante varianti dei bocconotti! Il loro ripieno cambia a seconda della zona di produzione, anche all’interno della stessa regione, ma la loro caratteristica forma a cono rovesciato rimane a grandi linee la stessa. Noi abbiamo deciso di proporvi una ricetta che vi permetterà di ottenere dei bocconotti molto simili a quelli che potreste assaggiare in Abruzzo, in particolare nell’area del teramano: il ripieno in questo caso è realizzato con una deliziosa confettura di uva nera fatta in casa, cioccolato fondente, farina di mandorle e cannella. Il gusto deciso, la consistenza corposa e l’inconfondibile colore scuro del ripieno contrastano con la frolla delicata che lo avvolge, nascondendo così alla vista un dolce segreto… per noi è stato amore al primo assaggio! Non possiamo quindi che consigliarvi di procurarvi gli stampini adatti nella certezza che i bocconotti conquisteranno anche voi. E già che ci siete potreste cercare anche la piastra per realizzare le ferratelle, delle cialde fragranti diffuse in tutto il territorio di questa bellissima regione!

INGREDIENTI

Ingredienti per la frolla (per 7 stampini con un diametro superiore di 8 cm)
Farina 00 250 g
Burro freddo 100 g
Zucchero 100 g
Uova (circa 1 medio) a temperatura ambiente 60 g
Tuorli (circa 1 medio) a temperatura ambiente 20 g
Lievito in polvere per dolci 1 cucchiaino
Cannella in polvere ¼ cucchiaino
Per 300 g di confettura
Uva nera (sgranata) 500 g
Zucchero 150 g
Per il ripieno
Farina di mandorle 50 g
Cioccolato fondente 50 g
Per ungere gli stampini
Burro q.b.
Preparazione

Come preparare i Bocconotti

Bocconotti

Per realizzare i bocconotti, per prima cosa preparate la confettura di uva nera: staccate gli acini dal grappolo di uva, lavateli accuratamente sotto l’acqua corrente, poi apriteli con un coltellino e rimuovete i semini 1. Trasferite gli acini senza semini in una casseruola 2 e cuocete a fuoco medio per circa 20 minuti, mescolando spesso per farli sfaldare 3.

Bocconotti

Trascorso questo tempo, passate l’uva al passaverdure per estrarne il succo e parte della polpa 4. Rimettete la purea in casseruola, aggiungete lo zucchero 5, mescolate e cuocete a fuoco dolce finché non avrà raggiunto la temperatura di 108°: ci vorranno circa 20 minuti, ma consigliamo di verificare con un termometro da cucina 6. A questo punto mettete da parte 270 g di confettura che vi serviranno per la ricetta e lasciate raffreddare; se dovesse avanzare un po' di confettura potete conservarla in frigorifero all’interno di un barattolo.

Bocconotti

Passate alla preparazione della frolla: versate la farina setacciata in una ciotola capiente insieme allo zucchero 7, il lievito 8, il burro freddo a pezzetti 9

Bocconotti

e la cannella 10, poi iniziate a lavorare l’impasto con la punta delle dita per ridurlo in briciole ed evitare di scaldarlo troppo 11. Ora aggiungete l’uovo intero 12

Bocconotti

e il tuorlo 13 e amalgamate bene il tutto, poi trasferite il composto sul piano di lavoro e continuate a impastare 14 fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora 15.

Bocconotti

Nel frattempo tornate a occuparvi del ripieno: riprendete la confettura, aggiungete la farina di mandorle 16 e il cioccolato fondente che avrete precedentemente tritato con un coltello 17 e mescolate bene 18. Tenete il ripieno in frigorifero per la durata del tempo di riposo della frolla.

Bocconotti

Trascorso questo tempo, infarinate leggermente sia il piano di lavoro che l’impasto e stendetelo fino a uno spessore di circa mezzo centimetro 19. Utilizzando direttamente lo stampino dei bocconotti, del diametro superiore di 8 cm 20, ricavate un totale di 7 dischi 21, impastando e stendendo nuovamente anche gli scarti.

Bocconotti

Poi ricavate altri 7 dischi, questa volta utilizzando un coppapasta del diametro di 9 cm 22. A questo punto imburrate gli stampini e adagiate sul fondo il disco di frolla più piccolo (8 cm di diametro), facendolo aderire bene anche ai lati 23, poi aggiungete circa 2 cucchiaini di ripieno 24.

Bocconotti

Infine ricoprite gli stampini con il disco di frolla più grande (9 cm di diametro) 25 e pizzicate insieme i bordi per sigillarli 26. Trasferite gli stampini su una leccarda foderata con carta forno 27 e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 20 minuti.

Bocconotti

Trascorso il tempo di cottura, sfornate i bocconotti e lasciateli intiepidire 28, dopodiché rimuoveteli delicatamente dagli stampini e spolverizzateli con zucchero a velo 29. I vostri meravigliosi bocconotti sono pronti per essere gustati 30!

Conservazione

I bocconotti si possono conservare a temperatura ambiente per circa 4-5 giorni, possibilmente sotto una campana di vetro. Potete congelare i bocconotti dopo averli cotti e lasciati raffreddare. Si può congelare anche la frolla cruda, avvolta con pellicola.

La confettura avanzata può essere conservata in frigorifero e va consumata entro massimo 3-4 giorni. Se preferite potete preparare il doppio della quantità seguendo le dosi della ricetta della confettura di uva nera e invasare quella avanzata nei barattoli precedentemente sanificati secondo le linee guida del Ministero della Salute per poterla conservare più a lungo.

Consiglio

Come anticipato nella presentazione, esistono molte varianti di questo dolce regionale: una di queste prevede l’utilizzo del cacao amaro al posto del cioccolato fondente, oppure l’aggiunta di mandorle tostate e tritate in alternativa alla farina di mandorle… provate a sperimentare e scegliete la vostra versione dei bocconotti preferita!

Curiosità

Si pensa che il termine “bocconotto” si riferisca al fatto che i dolcetti in origine erano abbastanza piccoli da poter essere mangiati in un sol boccone, anche se in tempi più recenti si è preferito realizzarli di dimensioni più grandi, come quelli che si trovano adesso. L’unica certezza, invece, è che la parola “bocconotto” compare per la prima volta nel Vocabolario abruzzese del 1930 di Domenico Bielli con la seguente definizione: “Buccunotte: pasticcino di forma rotonda con ripieno di miele, crema, cioccolata, panna montata o altro”.

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COMMENTI9
  • Sabrinailaria12
    martedì 22 giugno 2021
    Non lo avete pubblicato il mio commento! Eppure non vi era nulla di offensivo. Dicevo che il bocconotto ha solo due varianti: uno di pasta bianca alle mandorle ed uno al cioccolato. Mai e poi mai va riempito con la marmellata! E scusate tanto se difendo uno dei dolci più buoni e più antichi della mia amata terra d’Abruzzo.
    Redazione Giallozafferano
    martedì 22 giugno 2021
    @Sabrinailaria12: Ciao! Come specificato nella presentazione la nostra ricetta si ispira alla versione teramana dei bocconotti, che prevede anche la confettura nel ripieno. Come dici tu esistono altre varianti, una più buona dell'altra smiley
  • LOLelly1991
    venerdì 04 ottobre 2019
    ho provato la ricetta oggi e devo dire che hi avuto qualche problema: la frolla era bella croccante ma al momento di stenderla ho dovuto aggiungere farina perché era troppo appiccicosa.Il ripieno era senza farina di mandorle, non la avevo in casa e per addensare ho usato la farina di cocco che ovviamente ha reso tutto più dolce (infatti ho omessoo zucchero a velo). Mi sono un pó "esplosi" sicuramente perché ho tirato troppo la frolla...insomma; interessante sicuramente, da rifare e riprovare!! ps la confettura mi é venuta molto liquida, ma proprio tanto. É normale?
    Redazione Giallozafferano
    sabato 05 ottobre 2019
    @LOLelly1991: ciao! è normale che la confettura sia un po' più liquida rispetto alle altre, ma non deve esserlo completamente! 
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