
Tortine cioccolato e albicocche
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L’estate è tempo di conserve, il momento propizio per realizzare marmellate e confetture con i frutti più succosi della stagione che abbondano negli orti. Confettura di fichi, di pesche o di ciliegie per gli inguaribili golosi amanti delle preparazioni dolci, ma anche marmellata di cipolle per chi preferisce i sapori agrodolci. Qui accontenteremo questi ultimi con la ricetta del chutney di albicocche. Il chutney è un condimento tipico della cucina indiana realizzato con verdura o frutta e zucchero, dalle note piccanti e piacevolmente speziate. Il nostro chutney di albicocche è caratterizzato da un gusto agrodolce e per questo si presta perfettamente come salsa di accompagnamento a piatti di carne oppure per accompagnare una più raffinata degustazione di formaggi.
Per realizzare il chutney di albicocche lavate bene le albicocche 1, poi asciugatele, tagliatele a metà 2 ed eliminate il nocciolo. Raccogliete le albicocche denocciolate in una ciotola e tenete da parte.
Mondate il cipollotto e affettatelo 4. Eliminate il picciolo del peperoncino 5, tagliatelo a metà nel senso della lunghezza 6,
estraete i semini interni con un coltello 7 e tritatelo 8. In un tegame capiente versate le albicocche, il cipollotto, il peperoncino 9,
l’aceto di riso 10 e per ultimo lo zucchero di canna 11. Coprite con il coperchio 12 e cuocete a fiamma vivace finché non arriverà al bollore; a quel punto abbassate la fiamma e proseguite la cottura per circa 1 ora oppure fino a che il composto non raggiungerà i 108°.
Il chutney è pronto 13: se volete consumarlo subito potete lasciarlo raffreddare e versarlo nei vasetti (14-15), se invece volete conservarlo più a lungo, trasferitelo ancora caldo in vasetti precedentemente sanificati, riempite i contenitori fino a 1-2 centimetri dal bordo, chiudete con i coperchi, capovolgete i vasetti e lasciate raffreddare.
Per una corretta preparazione delle conserve fatte in casa rimandiamo alle linee guida del Ministero della Salute. Si tratta di un elenco di regole di igiene della cucina, della persona, degli strumenti utilizzati e sul trattamento degli ingredienti, pastorizzazione e conservazione, in modo da non incorrere in rischi per la salute.