Fettuccine al tartufo

/5

PRESENTAZIONE

Fettuccine al tartufo

Se volete portare in tavola un piatto pregiato che sappia conquistare i palati più esigenti e deliziarli con un aroma inconfondibile, questo primo piatto fa proprio al caso vostro! Niente preparazioni elaborate, pochi ingredienti e una materia prima accuratamente selezionata fanno delle fettuccine al tartufo un tripudio di profumi e sapori a cui difficilmente i vostri ospiti sapranno resistere. Il tartufo, pregiato fungo sotterraneo amato dagli intenditori, si abbina alla perfezione con pietanze dal gusto delicato come un risotto o questa pasta all’uovo, ma è delizioso anche con uova in camicia, come ripieno di verdure come per le cipolle o abbinato ad un succulento filetto. Per valorizzare al massimo il gusto prezioso del tartufo occorre però usare qualche accortezza: si tratta infatti di un ingrediente piuttosto delicato da cucinare e conservare. La regola base è quella di eliminare accuratamente e al bisogno tutto il terriccio che lo ricopre, e affettarlo molto sottilmente, con l’apposito taglia tartufi, solo pochi minuti prima di servire, per preservarne tutta la sua fragranza. Per le fettuccine che vi proponiamo potete adoperare svariate tipologie di tartufo: in questo caso abbiamo scelto del tartufo nero scorzone, ma, per festeggiare un’occasione speciale, potete optare per il tartufo bianco d’Alba! Se siete invece in cerca di un condimento ancora più ricco e cremoso, provate anche altre ricette di pasta con tartufo come le pappardelle cremose.

Se amate questo formato di pasta fresca provate anche le Fettuccine Alfredo, semplici ma molto appetitose!

 

INGREDIENTI
Fettuccine all'uovo 250 g
Tartufo nero 80 g
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d'oliva 50 g
Sale fino q.b.
Burro 40 g
Preparazione

Come preparare le Fettuccine al tartufo

Fettuccine al tartufo

Per preparare le fettuccine al tartufo, cominciate con la pulizia del tartufo. Sciacquatelo accuratamente sotto il getto dell’acqua fredda per eliminare l’eccesso di terra 1, poi spazzolatelo con un pennellino semiduro o una spazzola 2 per rimuovere ogni traccia di impurità e asciugatelo con cura prima di affettarlo, posizionandolo su un tagliere 3.

Fettuccine al tartufo

Affettate il tartufo a lamelle molto sottili con l’apposito taglia tartufi 4 e tenetele da parte. In una padella scaldate l’olio 5 insieme al burro 6 e sciogliete quest’ultimo a fuoco dolce.

Fettuccine al tartufo

Mondate lo spicchio d’aglio (eliminando il germoglio interno) e lasciatelo imbiondire nella padella con l’olio e il burro fuso 7 per pochi minuti. Quindi rimuovetelo con una forchetta 8, spegnete il fuoco e aggiungete le scaglie di tartufo precedentemente affettate 9. Tenetene da parte qualcuna per la decorazione finale del piatto.

Fettuccine al tartufo

Lasciate insaporire il condimento a fuoco spento mescolando delicatamente le scaglie di tartufo 10 e nel frattempo cuocete le fettuccine all’uovo in abbondante acqua salata 11. Scolatele al dente 12

Fettuccine al tartufo

e tuffatele nel condimento a base di tartufo 13 quindi mescolate accuratamente aggiungendo, se occorre, dell’acqua di cottura della pasta per legare 14. Servite il piatto con abbondante scaglie di tartufo nero 15.

Conservazione

Il tartufo è un ingrediente molto delicato. E’ possibile conservarlo in luogo fresco e per un breve periodo (massimo 7-8 giorni) avvolto in una garza traspirante e chiuso in un barattolo di vetro. Consultate la scuola di cucina per ulteriori consigli sul suo trattamento.

Consiglio

Prima di gustare il tartufo assicuratevi di pulirlo bene da ogni traccia di terra, sciacquandolo moderatamente e adoperando una spazzola o un pennellino a setole semidure. Tagliolini, tagliatelle o spaghetti? A voi la scelta, il risultato sarà comunque delizioso!

Curiosità

Il tartufo è un fungo ipogeo, ovvero che si sviluppa nel sottosuolo, e il suo nome deriva dal termine latino tuber che significa letteralmente “escrescenza di terra”, un nome che ricorda, appunto, la sua forma irregolare. I tartufi si sviluppano spontaneamente in simbiosi con alcuni tipi di piante e sono ricercati dai tartufai che si avvalgono dell’aiuto di cani appositamente addestrati per questa mansione. I tartufi si dividono in neri (come quello di Norcia o “del Perigold”) e bianchi (detti anche di Alba o piemontesi).

Domande e risposte
  • Qual è la differenza tra il tartufo nero e quello bianco?
    Il tartufo nero, chiamato anche tartufo di Norcia, ha un gusto più delicato, mentre il tartufo bianco, conosciuto con il nome di tartufo d’Alba o piemontese, è più pregiato e ha un sapore più intenso.
  • E' consigliabile lavare i tartufi prima del consumo?
    Il tartufo nero si può sciacquare sotto l'acqua corrente, perchè meno delicato, al contrario, quello bianco, si può pulire solo con un pennellino dalle setole morbide.
  • Si può cuocere il tartufo?
    Per preservare al meglio l'aroma è consigliabile aggiungere il tartufo alle preparazioni cotte.
  • Tartufo nero e tartufo bianco hanno lo steso impiego nelle pietanze?
    Il tartufo bianco è più indicato per piatti freddi, a crudo, viceversa, il tartufo nero, si utilizza per insaporire piatti caldi.
RICETTE CORRELATE
COMMENTI73
  • effe67
    venerdì 17 maggio 2024
    Salve staff, posso evitare il burro?
    Redazione Giallozafferano
    lunedì 20 maggio 2024
    @effe67: Ciao, puoi utilizzare l'olio se preferisci!
  • kimino
    giovedì 13 ottobre 2022
    Buongiorno purtroppo non ho un fltaglia tartufo. con cosa potrei tagliarlo a limelle?
    Redazione Giallozafferano
    giovedì 13 ottobre 2022
    @kimino: ciao! magari potresti provare ad usare un pelapatate o una mandolina! Altrimenti puoi provare con un coltello ben affilato!
Newsletter
Aggiornamento Termini e Condizioni

Gentile Utente,
le nostre Condizioni e Termini d'Uso del sito sono state modificate. Le nuove Condizioni e Termini d'Uso sono entrate in vigore dal 6 Giugno 2022. Ti preghiamo di prenderne visione a questo link ed accettarle per potere proseguire con l'utilizzo del sito e ad usufruire dei servizi offerti.

Segnala il contenuto

Ritieni che il contenuto sia da sottoporre alla nostra attenzione?

Segnala il contenuto