
Gnudi

- Vegetariano
- Energia Kcal 421
- Carboidrati g 19.1
- di cui zuccheri g 4
- Proteine g 16.6
- Grassi g 30.9
- di cui saturi g 15.88
- Fibre g 2.9
- Colesterolo mg 121
- Sodio mg 377
- Difficoltà: Facile
- Preparazione: 30 min
- Cottura: 10 min
- Dosi per: 6 persone
- Costo: Molto basso
PRESENTAZIONE
I toscani, si sa, sono gente di sostanza e fanno tutto a modo loro. Invece di impastare uova e farina, tirare la sfoglia, farcirla e sigillarla in forma di raviolo, un bel giorno di chissà quanto tempo fa devono essersi detti: perché imprigionare nella pasta questo bel ripieno di ricotta e spinaci? Lasciamolo così, libero e... "bell’ignudo"! Così sono nati gli gnudi: un primo piatto della tradizione contadina, tipico delle regioni della Maremma e del Mugello, straordinariamente vocate alla pastorizia e alla buona tavola rustica, povera e generosa di sapori. Gnudo, nella meravigliosa e tanto espressiva lingua toscana, significa letteralmente “nudo”: tale è il ripieno del tortello maremmano, divenuto un sostanzioso gnocco (in qualche caso quenelle) da lessare in acqua così com’è, e poi condire con burro e salvia, ma con delicatezza, per non farlo sciogliere in padella. Già, perché abbiamo detto rustico, mica rude! Gli gnudi, nella loro semplicità, sono un piatto che sorprende per eleganza ed equilibrio, e prepararli è un’arte che richiede tocco delicato. Oggi vi raccontiamo come preparare questo squisito piatto toscano: seguite la nostra versione passo per passo, porterete sulla vostra tavola il gusto sincero della Maremma!
E se hai amato questa ricetta, fai un viaggio in trentino con i nostri strangolapreti, degli gnocchi simili ma a base di pane. In alternativa prova anche i malfatti bresciani!
INGREDIENTI
- Ingredienti per circa 54 gnudi
- Spinaci freschi 700 g
- Olio extravergine d'oliva 30 g
- Ricotta di pecora 350 g
- Farina 00 45 g
- Aglio 1 spicchio
- Parmigiano Reggiano DOP grattugiato 50 g
- Uova (circa 1) 58 g
- Sale fino q.b.
- Pepe nero 1 pizzico
- Noce moscata q.b.
- Per infarinare
- Farina 00 50 g
- Per il condimento
- Burro 100 g
- Salvia 1 rametto
- Sale fino 1 pizzico
- Pepe nero 1 pizzico
- Parmigiano Reggiano DOP 20 g
Come preparare gli Gnudi

Per preparare gli gnudi, cominciate occupandovi degli spinaci. Lavateli e asciugateli, quindi scaldate l’olio in un tegame molto ampio e fatevi insaporire lo spicchio d’aglio. Poi versate gli spinaci 1, coprite il tegame con il coperchio 2 e lasciate appassire gli spinaci a fuoco medio-basso per 7-8 minuti. Quando saranno teneri e insaporiti, rimuovete l’aglio 3

E trasferite gli spinaci su un colino posto su una ciotola, per far scolare il liquido in eccesso, schiacciandoli con una spatola o un mestolo per favorire l’operazione (4-5). Ponete anche la ricotta su un colino allo stesso modo, in modo che anch’essa perda il suo siero in eccesso 6.

Adesso potete unire la ricotta e gli spinaci ben scolati in una ciotola capiente 7. Mescolate e condite con pepe e sale 8 e aggiungete una generosa grattugiata di noce moscata per dare maggiore sapore 9.

Versate poi anche il Parmigiano grattugiato 10, l'uovo 11 e, passandola attraverso un setaccio, la farina 12 che fungerà da legante.

Amalgamate con cura 13, poi raccogliete una piccola quantità di composto (circa 18-20 g) e dategli la forma di una pallina leggermente schiacciata 14. Passatela nella farina 15 e adagiatela su un vassoio coperto di carta forno.

proseguite con tutti gli altri 16. Mettete una pentola d’acqua salata a bollire. Intanto, in una padella ampia, fate sciogliere il burro a fuoco basso insieme alla salvia 17. Quando l’acqua bolle, lessate gli gnudi per qualche minuto, e appena vengono a galla scolateli 18

e trasferiteli direttamente in padella 19. In questa fase dovrete essere delicati: fate insaporire brevemente gli gnudi senza girarli, roteando solamente la padella, per non rischiare di sfaldarli 20. Impiattate i vostri gnudi e gustateli ancora caldi 21.
Conservazione
Consiglio
-
ciano il ferraristamartedì 22 febbraio 2022la ricotta deve essere tassativamente di pecora?Redazione Giallozafferanomartedì 22 febbraio 2022@ciano il ferrarista:No, scegli pure quella che preferisci.
-
theallamarantomartedì 01 febbraio 2022Anche nella mia Trieste, c'è un piatto molto simile,ma non sta qui il punto.... è la ricotta il problema.Avete specificato ricotta di pecora, è più soda,ma anche cono lei non si va sicuri come un tempo.Ci sono troppe "ricottine" in giro ,morbide come cremine,non sono assolutamente adatte e trovarne una bella soda come una volta è un terno a lotto.. È la ricotta il segreto per avere degli gnocchi di spinaci o degli gnudi belli sodi e che non si sfascino nell'acqua,poi avviamento l'uovo e la farina devono fare la loro parte.So che voi non ci potete fare niente,ma oggi trovare una ricotta che sia tale merceologicamente ,è un'impresa,o sono fatte di latte e allora per legge andrebbero chiamate formaggi o sono di siero con aggiunta di panna...ricotta vera solo di siero...un miraggio.Redazione Giallozafferanomartedì 01 febbraio 2022@theallamaranto: Ciao, hai ragione! La consistenza della ricotta è molto importante, soprattutto quando viene utilizzata negli impasti... per questo motivo, se la ricotta acquistata è troppo acquosa, è consigliabile lasciarla scolare in un colino per eliminare il liquido in eccesso