Idromele

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PRESENTAZIONE

Conosciuto nell’antichità come “la bevanda degli dei”, l’idromele è un fermentato realizzato con acqua e miele. A differenza dei classici liquori come quello al cioccolato o al caffè, l’idromele non prevede l’utilizzo di alcool ma si basa sul processo naturale di fermentazione del miele che viene innescato dall’aggiunta del lievito. Particolarmente diffuso fra le popolazioni celtiche e amato soprattutto dai Vichinghi, l’idromele veniva consumato già ai tempi degli Antichi Egizi, dei Romani e dei Greci tanto da venire associato alla mitica ambrosia, il nettare degli dei dell’Olimpo. Ancora oggi, a distanza di millenni, questa leggendaria bevanda viene preparata in casa per essere sorseggiata a fine pasto o in compagnia… ecco la ricetta per farla diventare realtà!

INGREDIENTI
Ingredienti (per 5 l di idromele)
Acqua 3,75 l
Miele di acacia 1,8 kg
Miele di castagno 200 g
Lievito enologico per spumante 3 g
Preparazione

Come preparare l'Idromele

Idromele - 1 Idromele - 2 Idromele - 3

Per preparare l’idromele per prima cosa scaldate l’acqua fino a una temperatura compresa fra i 38° e i 45°, misurandola con un termometro 1. Prelevate un mestolo di acqua e tenetelo da parte in una caraffa, poi versate nella pentola il miele di acacia 2 e il miele di castagno 3.

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Mescolate energicamente per incorporare ossigeno nel mosto così da favorire la riproduzione dei fermenti durante la prima fase di fermentazione 4. Prelevate un mestolo di mosto ossigenato e aggiungetelo all’acqua che avete tenuto da parte 5. Controllate che la temperatura di inoculo corrisponda a quella consigliata sulla confezione del lievito, altrimenti scaldatelo leggermente per portarlo alla temperatura indicata 6.

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Aggiungete il lievito 7 e mescolate con delicatezza 8, poi sigillate la caraffa con la pellicola 9 e lasciate riposare al riparo dalla luce diretta per circa 30 minuti.

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Trascorso questo tempo la pellicola risulterà leggermente gonfia e si sarà formata della schiuma in superficie 10; in caso contrario, aspettate ancora qualche minuto. Versate il lievito nella pentola insieme al resto del mosto 11 e mescolate 12.

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Travasate il composto ottenuto in una damigiana da 5 litri con l’aiuto di un imbuto 13 e sigillate con un tappo provvisto di gorgogliatore 14. Riponete la damigiana al riparo dalla luce diretta in un luogo fresco con una temperatura fra i 18° e i 20° per almeno 30 giorni fino a un massimo di 60. Durante i primi 7 giorni ricordatevi di muovere la damigiana in senso rotatorio per mescolare il contenuto un paio di volte al giorno. Trascorso questo periodo di fermentazione, travasate l’idromele in un’altra damigiana avendo cura di lasciare il sedimento sul fondo 15.

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Ponete nuovamente la damigiana in un luogo fresco e aspettate circa 2 settimane, così che i residui di lievito sedimentino ulteriormente 16. Trascorso questo tempo procedete a imbottigliare l’idromele con l’aiuto di un imbuto 17. Riponete le bottiglie sempre in un luogo fresco e al riparo dalla luce diretta e lasciate affinare per un minimo di 3 mesi fino a un massimo di 12 mesi 18. Il vostro idromele a quel punto sarà pronto per essere gustato!

Conservazione

L’idromele si può conservare per vari mesi. Prolungando il tempo di affinazione e conservazione miglioreranno le sue caratteristiche.

Consiglio

Se non avete un tappo provvisto di gorgogliatore potete utilizzare al suo posto un palloncino che avrete precedentemente lavato; in questo caso però dovrete ricordarvi di sgonfiarlo di tanto in tanto.

Per imbottigliare l’idromele scegliete preferibilmente delle bottiglie di vetro con chiusura meccanica ermetica.

Potete scegliere altri tipi di miele e variare le combinazioni per ottenere aromi diversi.

Potete sostituire una piccola parte di acqua con del succo di frutta senza polpa, per esempio di mela o uva.

Curiosità

L'espressione “luna di miele” deriverebbe proprio dall'idromele: secondo un’antica usanza veniva offerto in dono alle coppie appena sposate in quantità tale da durare per un mese. Oltre che simbolo di fecondità e buon auspicio, infatti, era considerato anche un tonico che avrebbe fornito agli sposi le energie necessarie per trascorrere insieme le prime notti del matrimonio, corrispondenti a una fase lunare!

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