Mafalde siciliane

/5

PRESENTAZIONE

In tutta Italia, specialmente al sud, il pane è molto più che un semplice alimento. È simbolo di tradizione, di sapori e profumi, e poi di racconti che le nonne narrano ai nipoti mentre con la forza delle braccia si impastano i filoni. Nella ricetta homemade di oggi siamo ospiti della bellissima Sicilia e il profumo che c’è nell’aria non è quello caratteristico del buon fritto da strada, bensì quello che si sprigiona dai panifici tipici: parliamo delle mafalde siciliane! Fragranti panini dalla crosticina spessa e croccante, con l’interno soffice e con una profumatissima ricopertura a base di semi di sesamo. Se credete di non aver mai provato un pane così delizioso, perfetto da spalmare con crema di nocciole o un delicato formaggio, allora non lasciatevi sfuggire la ricetta delle mafalde siciliane, ideali anche per arricchire semplicemente il cestino del pane! Stavolta potrete dire “buono come il pane” senza far riferimenti a nessuno, se non a quello che avete preparato da voi!

INGREDIENTI

Ingredienti per la biga
Semola di grano duro rimacinata 100 g
Acqua tiepida 70 g
Lievito di birra secco 3 g
per l'impasto
Semola di grano duro rimacinata 250 g
Acqua tiepida 150 g
Lievito di birra secco 1 g
Sale fino 6 g
Semi di sesamo q.b.
Preparazione

Come preparare le Mafalde siciliane

Mafalde siciliane

Per preparare le mafalde siciliane cominciate dalla preparazione della biga. In una ciotola unite la farina di semola, il lievito 1 e, mentre impastate a mano, versate l’acqua tiepida 2. Coprite con pellicola per alimenti il composto appena ottenuto e lasciate lievitare in forno spento per almeno 3 ore con la luce accesa, così facendo permetterete che all’interno ci sia una temperatura costante di circa 30°, ideale per la lievitazione 3.

Mafalde siciliane

Riprendete poi la biga e versatela in una planetaria munita di gancio insieme alla semola rimacinata e il lievito disidratato 4, azionate la macchina mentre versate l’acqua tiepida a filo 5. Quando l’impasto si sarà incordato, quindi si sarà letteralmente aggrappato al gancio, potrete aggiungere il sale impastando per altri 3-4 minuti. 6

Mafalde siciliane

Ultimate l’impasto lavorandolo su una spianatoia 7. Se volete potete anche dare una piega di rinforzo semplicemente sovrapponendo i lembi delle due estremità portandoli verso il centro, quindi uno sopra l'altro. Pirlate l’impasto (ovvero dategli una forma rotonda con le mani) formando una sfera 8, versatela in un recipiente, coprite nuovamente con pellicola e lasciate lievitare per 2-3 ore, sempre in forno spento con luce accesa. Dopodiché trasferite l’impasto lievitato sulla spianatoia 9

Mafalde siciliane

e formate un filone 10 dividendolo in 6 parti da 90 grammi l’una 11. A questo punto dovrete continuare a tirare ciascun pezzetto di impasto con i palmi delle mani 12

Mafalde siciliane

in modo da ottenere un cordone lungo 60 cm che sia dello stesso spessore 13. Con il filone formate una sorta di serpentina 14. Arrivati alla fine di questo serpentello tirate il lembo di destra, riportandolo lungo tutta la serpentina, in modo da dividerla a metà 15. Proseguite in questo modo per tutti gli altri pezzi di impasto, cercando di essere veloci e di coprire i pezzi di impasto che rimangono da lavorare e le mafalde pronte con della pellicola trasparente per evitare che si secchino.

Mafalde siciliane

Una volta realizzate le mafalde, spennellate la superficie con dell'acqua 16, poi rotolatele nei semi di sesamo 17. Man mano adagiatele su una leccarda rivestita con carta forno 18

Mafalde siciliane

e lasciate lievitare per un’ora 19. Intanto portate a bollore una pentolina con acqua e sistematela sul fondo del forno e cuocete le vostre mafalde in forno preriscaldato a 230° per 20 minuti. Togliete la pentolina e abbassate a 200° cuocendo per altri 10 minuti 20. Quando cotte lasciatele freddare. A questo punto non vi resterà che spezzare una mafalda siciliana ancora calda e gustarla 21!

Conservazione

La mafalda siciliana si conserva in un sacchetto di carta per 1 giorno al massimo. Potete congelare le mafaldine crude, prima dell’ultima lievitazione, oppure da cotte, sistemandole nei sacchetti gelo.

Consiglio

Potete preparare la biga anche la sera prima, sarà sufficiente lasciarla riposare in forno spento con la luce accesa per 1 ora e poi riporla, coperta con pellicola trasparente, in frigorifero per 10-12 ore. Il giorno dopo sarà sufficiente lasciar acclimatare l’impasto per un’oretta prima di continuare.

RICETTE CORRELATE
COMMENTI32
  • Marine24
    mercoledì 27 marzo 2024
    Vorrei chiedere la dose della biga per 400g di farina da impastare. Cioè la quantità di biga per 150 g di Farina va bene anche per 400/500 g? Grazie mille
    Redazione Giallozafferano
    giovedì 28 marzo 2024
    @Marine24: ciao! la biga deve essere aumentata in maniera proporzionale!
  • Marmellata26
    venerdì 13 ottobre 2023
    Buongiorno, non capisco perché mi siano venute piatte. Dopo la lievitazione, si sono allargate ma non cresciute in altezza. Altra domanda: a cosa serve la biga? Si può omettere la prossima volta?
    Redazione Giallozafferano
    lunedì 16 ottobre 2023
    @Marmellata26:Ciao, la biga è indispensabile per ottenere una buona lievitazione. Il tuo panetto era lievitato correttamente dopo il riposo di 2-3 ore?
Newsletter
Aggiornamento Termini e Condizioni

Gentile Utente,
le nostre Condizioni e Termini d'Uso del sito sono state modificate. Le nuove Condizioni e Termini d'Uso sono entrate in vigore dal 6 Giugno 2022. Ti preghiamo di prenderne visione a questo link ed accettarle per potere proseguire con l'utilizzo del sito e ad usufruire dei servizi offerti.

Segnala il contenuto

Ritieni che il contenuto sia da sottoporre alla nostra attenzione?

Segnala il contenuto