Mostarda di Cremona

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PRESENTAZIONE

La mostarda Cremonese, o se preferite di Cremona, è unaspecialità tipica della Lombardia e, come suggerisce il nome stesso, della città di Cremona nota anche per il suo famoso torrone.
La particolarità di questa mostarda sta nel fatto che, al contrario delle altre preparazioni, viene preparata con della frutta mista lasciata pressoché intera o comunque tagliata in grossi pezzi.
In questo modo, con la presenza della senape, i due sapori, dolce della frutta e piccante della senape, si mischiano creando quel sapore dolce ma leggermente piccante che caratterizza la mostarda di Cremona.
Le origini della mostarda di Cremona sono da ricercarsi in tempi antichi, nei vecchi monasteri del Cremonese dove, i pazienti monaci confezionavano questa sorta di salsa per conservare al meglio la frutta evitando che potesse andare a male.
In più, visto che durante l’inverno i monasteri restavano per lunghi periodi in isolamento senza nessun contatto col mondo esterno, la preparazione di questa salsa era anche un modo per assicurarsi delle conserve per l’inverno.
E visto che la mostarda si può mangiare quasi con ogni pietanza ed alimento, i monaci si assicuravano anche un ottimo condimento per le loro tavole.
Al giorno d’oggi la mostarda di Cremona è soprattutto un prodotto industriale ma, durante il periodo Natalizio, la si può trovare anche fresca nei negozietti tipici di gastronomia locale.

INGREDIENTI
Zucchero 400 g
Senape essenza 10 gocce
Mele 100 g
Pere 100 g
Ananas 100 g
Ciliegie 100 g
Albicocche 100 g
Pesche 100 g
Fichi 50 g
Mandarini 100 g
Arance 50 g
Preparazione

Come preparare la Mostarda di Cremona

Per prima cosa togliete i noccioli alla frutta, dove presenti, e tagliate a pezzi grossolani la frutta troppo grossa.
Mettete la frutta, così preparata, a macerare nello zucchero per 24 ore.
A questo punto, mettete la frutta in un pentolino con poca acqua, portate il tutto ad ebollizione e lasciate bollire per 5 minuti.
Fate riposare il tutto per 24 ore e ripetete l’operazione precedente per altre due volte facendo attenzione a non coprire mai la pentola durante e dopo la cottura perché le gocce di vapore rovinerebbero la preparazione.
Una volta terminata la cottura, aggiungete la senape al composto e invasate in recipienti a chiusura ermetica.
Pastorizzate i vasetti secondo le indicazioni ministeriali riportate in fondo alla ricetta e conservate in un luogo buio fino al consumo.

Curiosità

Pare sia tradizione della Lombardia, ma soprattutto dellacittà di Cremona, servire la mostarda di Cremona tra una portata e l’altra durante il cenone di Natale.

Consiglio

Avete già avviato la vostra ricerca dell’accompagnamento perfetto? Io sì: adoro la mostarda con i bolliti, il pollo e il tacchino; Francesco invece la preferisce con le grigliate, il cotechino, il salame e i wurstel. Quanto ai formaggi, secondo me sono perfetti crescenza e stracchino, ma anche provolone dolce, emmenthal, asiago em naturalmente, la spressa trentina. Francesco invece vota gorgonzola dolce, tomino piemontese, quartirolo della Valsassina, il roquefort (uno dei suoi preferiti) e le fromage de Chévre. Quali sono i vostri abbinamenti preferiti?

Per una corretta preparazione delle conserve fatte in casa

Per una corretta preparazione delle conserve fatte in casa rimandiamo alle linee guida del Ministero della Salute. Si tratta di un elenco di regole di igiene della cucina, della persona, degli strumenti utilizzati e sul trattamento degli ingredienti, pastorizzazione e conservazione, in modo da non incorrere in rischi per la salute.

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COMMENTI61
  • beppef58
    lunedì 20 maggio 2024
    Giuseppe Scusa ma non è stato specificato se la frutta dev’essere sbucciata prima di macerarla e cuocerla
    Redazione Giallozafferano
    martedì 21 maggio 2024
    @beppef58: Ciao, non è necessario sbucciarla.
  • ilariafe
    mercoledì 25 novembre 2020
    buongiorno,non si possono usare in alternativa albicocche disidratate o frutta esptica tipo mango ecc?
    Redazione Giallozafferano
    mercoledì 25 novembre 2020
    @ilariafe: ciao, se preferisci va bene ma tieni conto che questa è una sorta di canditura della frutta, andresti quindi a candire frutta disidratata...
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