Pandolce genovese

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PRESENTAZIONE

Con il Natale alle porte rispolveriamo i grandi classici della cucina regionale, che fanno subito festa raccontando con la loro bontà la magia di tradizioni tramandate da secoli. Oggi voliamo in Liguria per assaporare il pandolce genovese, preparazione tipica del periodo natalizio e dell'Epifania, simile al panettone anche se di consistenza e caratteristiche diverse! Il pandolce genovese, conosciuto anche nel Regno Unito e negli USA come "Genoa Cake", secondo alcuni storici sarebbe originario dell'antica Persia: pare infatti che toccasse al paggetto più giovane offrire al sovrano questo dolce, usanza ripresa anche dai liguri dove il più piccolo della famiglia era invitato a inserire un rametto di ulivo nel dolce come simbolico porta fortuna. In seguito il più anziano doveva dividere il pane in due parti: una sarebbe stata offerta al primo viandante di passaggio e la seconda conservata per essere fatta benedire nel giorno di San Biagio, protettore "dei mali della gola", il 3 febbraio. E voi? Cosa aspettate a portare in tavola questo morbido pandolce farcito con canditi, uvetta e gli immancabili pinoli? Scoprite anche le altre deliziose specialità liguri come i gobeletti o i baci di Alassio!

INGREDIENTI
Burro a temperatura ambiente 85 g
Zucchero 100 g
Uova (1 medio) 55 g
Farina 00 300 g
Sale fino 1 g
Uvetta 230 g
Arancia candita 80 g
Cedro candito 80 g
Pinoli 20 g
Latte intero 80 g
Lievito in polvere per dolci 10 g
Preparazione

Come preparare il Pandolce genovese

Per preparare il pandolce genovese iniziate tagliando a cubetti arancia 1 e cedro canditi 2. Passate ora al burro a temperatura ambiente che taglierete a pezzi 3.

Prendete poi una planetaria munita di foglia in cui aggiungere il burro e lo zucchero 4, la farina setacciata 5 e il lievito in polvere 6.

Unite il sale 7 e l’uovo 8 e cominciate ad impastare a velocità media. Mentre impastate unite il latte a temperatura ambiente a filo 9.

Quando si sarà assorbito, arrestate la planetaria per un momento e unite l’arancia 10, il cedro 11 e l’uvetta, precedentemente sciacquata sotto acqua corrente e asciugata 12.

Infine versate i pinoli 13. Azionate nuovamente la planetaria per circa 10 secondi a velocità media per amalgamare bene gli ingredienti 14. Trasferite quindi l’impasto su una spianatoia e compattate l’impasto con le mani 15

Dategli una forma tondeggiante 16. A questo punto schiacciate leggermente con le mani la parte superiore del panetto in modo tale da appiattirla leggermente 17. Fate scivolare le mani lungo i bordi dell’impasto così da regolarli e dare una forma a disco ben definita al pandolce: otterrete un disco alto circa 3 cm e di diametro di 10 cm. Quindi disponetelo su una leccarda foderata con carta forno 18.

Aiutandovi con un tarocco, oppure con una lama affilata, effettuate una decorazione a rombi sulla superficie, incidendo delle linee diagonali 19. Potete ora infornare il vostro pandolce in forno statico preriscaldato a 180°C per 45-50 minuti (oppure in forno ventilato preriscaldato a 160°C per 35-40 minuti circa) 20. Trascorso il tempo di cottura estraete dal forno e lasciate riposare alcuni minuti 21 prima portare in tavola questa delizia natalizia!

Conservazione

Il pandolce si conserva sotto campana di vetro per al massimo 7 giorni.

Sconsigliamo la congelazione.

Consiglio

Profumate l’impasto del pandolce con dell’acqua di fiori di arancio o dello zibibbo e aromatizzate l’impasto con semi di finocchio per un sapore anche più deciso e irresistibile!

Scoprite anche altri dolci regionali simili tipici del periodo natalizio come il panpepato, il panforte o il pangiallo romano!

Curiosità

Di pandolce ne esistono due versioni definite rispettivamente “alta” e “bassa” o schiacciata. Noi oggi vi abbiamo proposto la versione “bassa” che viene anche definito in modo erroneo “pandolce antico”, pur essendo di origini più recenti rispetto al pandolce “alto”. Quest’ultimo è la versione originaria del pandolce, che è caratterizzata da una maggiore difficoltà di lavorazione e tempi di produzione più lunghi.

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COMMENTI45
  • Annacanepa1964
    domenica 11 dicembre 2022
    Sono Ligure e lo voglio provare a fare. visto che ho perso la mamma e non potrò mangiare i suoi...❤️
  • Andrécat64
    martedì 15 novembre 2022
    Salve, l'uvetta devo infarinarla, x nn farla affondare nel dolce? Grazie!
    Redazione Giallozafferano
    martedì 15 novembre 2022
    @Andrécat64:Ciao, non è necessario.

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