Tarte Tropézienne

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PRESENTAZIONE

La Tarte Tropeziénne è una torta soffice realizzata con due dischi di pan brioche farciti con una deliziosa crema chiboust ovvero una crema pasticcera mista ad una meringa all'italiana.
La ricetta originale, segretamente e gelosamente custodita, fu inventata dal pasticcere Alexandre Micka nel 1955 ispirandosi ad un dolce che preparava sua nonna e divenne in poco tempo uno dei prodotti più venduti nella sua pasticceria di Saint Tropez. Il gusto inimitabile di questo dolce conquistò anche una delle attrici più affascinanti del cinema: Brigitte Bardot, che ebbe occasione di assaggiarlo nel 1956 durante le riprese del film “E Dio creò la donna” girato proprio a Saint Tropez nei pressi della bottega di Micka. Pare che fu la stessa diva a dare il nome a questa tarte, nacque così la leggenda della Tarte Tropeziénne che divenne simbolo della spensieratezza che caratterizza la dolce vita di questa città. Se pur la ricetta sia segretissima abbiamo provato a riprodurre questa delizia, farcendola con una versione più semplice della crema chiboust; seguite la nostra ricetta e stupite i vostri ospiti con un dessert raffinato e goloso!

INGREDIENTI

Ingredienti per il lievitino
Farina 00 50 g
Latte intero 40 ml
Lievito di birra secco 4 g
per l'impasto
Farina Manitoba 180 g
Farina 00 100 g
Latte intero 150 ml
Burro morbido 60 g
Zucchero 40 g
Uova medio 1
Sale fino 4 g
per la crema
Latte intero 750 ml
Panna fresca liquida 350 ml
Zucchero 225 g
Farina 00 75 g
Zucchero a velo 20 g
Gelatina in fogli 10 g
Tuorli 9
Baccello di vaniglia 1
Sale fino q.b.
per spennellare
Albumi 1
Granella di zucchero q.b.
Preparazione

Come preparare la Tarte Tropézienne

Tarte Tropézienne

Per realizzare laTarte Tropeziénne iniziate dal lievitino: in una ciotola ponete la farina setacciata (in alternativa potete utilizzare la farina 0), il lievito di birra disidratato (oppure 12 g di lievito di birra fresco) e il latte 1, impastate a mano gli ingredienti 2 fino ad ottenere un composto morbido. Ponete il lievitino in una ciotola, coprite con pellicola trasparente 3 e lasciate lievitare per un'ora in un luogo tiepido come il forno spento con la luce accesa.

Tarte Tropézienne

Trascorso il tempo di lievitazione ponete il lievitino nella planetaria munita di foglia, aggiungete l’uovo intero 4 e azionate la macchina, poi versate il latte a temperatura ambiente 5, le farine setacciate poco alla volta (in alternativa alla manitoba potete usare la farina 0) 6,

Tarte Tropézienne

il sale e lo zucchero 7. Una volta che tutti gli ingredienti si saranno assorbiti, sostituite la foglia con il gancio, aggiungete il burro ammorbidito, un pezzetto alla volta 8 aspettando che si sia assorbito prima di aggiungere un altro pezzo, continuate ad impastare fino a quando tutti gli ingredienti non si saranno raccolti intorno al gancio 9.

Tarte Tropézienne

Trasferite l’impasto su di una spianatoia infarinata, dategli una forma sferica, ponetelo in una ciotola, copritelo con pellicola 10 e lasciatelo lievitare per 2 ore a temperatura ambiente poi ponetelo in frigorifero a lievitare per 12 ore. Intanto occupatevi della crema: estraete i semi dalla bacca di vaniglia e mettete in infusione nel latte caldo sia i semi che la bacca per circa mezz'ora 11 e lasciate raffreddare il latte. Ammorbidite i fogli di gelatina mettendoli in acqua fredda per 10 minuti 12.

Tarte Tropézienne

Intanto con una frusta montate lo zucchero e i tuorli 13 e poi incorporate la farina setacciata 14. Estraete con una pinza da cucina la bacca di vaniglia lasciata in infusione nel latte ormai raffreddato 15.

Tarte Tropézienne

Versate il latte nel composto di tuorli e farina 16, trasferitelo in un pentolino e portatelo sul fuoco. Fate addensare la crema a fuoco dolce mescolando con una frusta 17; quando la crema sarà densa, incorporate la gelatina ammorbidita e ben strizzata 18, mescolate per farla sciogliere nella crema. Spegnete il fuoco e trasferite la crema in una ciotola, copritela con la pellicola a contatto e lasciatela intiepidire a temperatura ambiente e poi ponetela in frigorifero coperta con pellicola a contatto.

Tarte Tropézienne

Intanto montate la panna e quando sarà semimontata aggiungete lo zucchero a velo, e continuate a montare per 1 minuto circa 19. Unite la panna montata alla crema, mescolando con una spatola delicatamente 20. Trasferite tutto in una ciotola, coprite con la pellicola 21 e conservate la crema in frigorifero.

Tarte Tropézienne

Riprendete l’impasto lievitato 22, fatelo rinvenire a temperatura ambiente per un paio di ore prima di lavorarlo. Ponete l’impasto su una spianatoia infarinata, lavoratelo per dargli una forma sferica 23, poi prendete una foglio di carta forno e disegnate la sagoma di un disco di 24 cm di diametro, stendete l’impasto sulla sagoma e appiattitelo leggermente, dovrà avere uno spessore di 3-4 cm. Trasferite il disco su una leccarda 24, avvolgetelo con la pellicola trasparente e fate lievitare ancora per un'ora.

Tarte Tropézienne

Passato il tempo necessario, riprendete il disco di pan brioche, spennellate la superficie con l’albume e ricopritela con lo zucchero in granella 25. Cuocete la tarte tropezienne in forno statico preriscaldato a 160° per 50 minuti (in forno ventilato a 140° per 40 minuti), se dovesse diventare troppo scura in cottura, copritela con un foglio di carta di alluminio. A cottura ultimata sfornatela, e lasciatela raffreddare completamente su una gratella 26. Una volta raffreddata, tagliatela a metà e farcitela con la crema. La Tarte Tropeziénne è pronta per essere gustata 27!

Conservazione

Conservate la Tarte Tropeziénne in frigorifero per un paio di giorni. Potete conservare separatamente la crema in frigorifero e la base di pan brioche non farcita sotto una campana di vetro per un paio di giorni. L'impasto si può congelare prima della lievitazione in frigorifero.

Consiglio

Con gli albumi avanzati potete realizzare delle golose meringhe, angel cake o anche delle frittate di soli albumi.

Potete farcire la Tarte Tropezienne anche con una deliziosa crema mousseline, in alternativa alla crema chiboust.

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COMMENTI65
  • monica5070
    lunedì 03 giugno 2024
    Fatta e rifatta anche con diversi tipi di farine. Il sapore è ottimo (io metto 100gr di zucchero) e metto anche una bagna di acqua e zucchero (anche un po' di rhum) ma dopo qualche ora dopo averla sfornata diventa secca e dura. Immangiabile. Ma qual'è il segreto per tenerla morbida come quella della pasticceria? Addittivi chimici sicuramente perché credetemi... le ho provate tutte
    Redazione Giallozafferano
    martedì 04 giugno 2024
    @monica5070: ciao! dopo qualche ora la torta deve rimanere morbida, essendo un lievitato il giorno successivo potrebbe risultare meno soffice, ma comunque sarà ancora buona da mangiare. Probabilmente c'è stato qualche problema di lievitazione o di cottura!
  • rexvoto
    giovedì 15 giugno 2023
    Buonasera, in premessa si parla di crema chiboust, quindi come mai montate la panna da incorporare alla crema pasticciera se così facendo fate una chantilly all’italiana? 🤔
    Redazione Giallozafferano
    venerdì 23 giugno 2023
    @rexvoto: ciao! Se prosegui nella lettura spieghiamo che abbiamo scelto di realizzare una crema più semplice utilizzando la panna al posto della meringa!
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